Stephen Arroyo si racconta (II parte)

 di Deane Nenic
traduzione di Daniela Di Menna

Il suo principale approccio all’Astrologia è attraverso il concetto di energia. Può dirmi come avvenne?

Questo è ancora il mio approccio preferito perchè chiunque può usarlo. Non c’è bisogno di credere nel karma e nella reincarnazione o anche di sapere molto di psicologia. Avevo scritto libri sondando tutti i punti di vista per dimostrare le applicazioni universali in un modo pratico. L’approccio energetico è nato quando ho incontrato il Dottor Randolph Stone, il fondatore della Terapia Polare. Egli ha sviluppato la Terapia Polare attraverso lo studio di tutta una vita della medicina Ayurvedica, l’osteopatia, la terapia cranio-sacrale e molti altri metodi. Andò in India per studiare l’Ayurveda, che in quel tempo era sconosciuta all’Occidente. La filosofia dell’Ayurveda è basata sugli elementi, così lui combinò i quattro elementi della tradizione Occidentale (Fuoco, Terra, Acqua e Aria) con quello che apprese sul bodywork e da ciò ne nacque la Terapia Polare. Appena io lessi le sue teorie, mi iscrissi ad uno dei suoi corsi. A quel tempo già conoscevo l’Astrologia, così potei vedere come queste due scienze si fondono e si adattano molto bene tra loro. Lavorando in questo modo quando guardi un Tema Natale, puoi davvero capire come trattare con le energie rappresentate in essa.
 

 Ha mai usato questo approccio per valutare di quale terapia una persona possa beneficiare?

Sì. Per esempio, se non c’è l’elemento fuoco nella propria carta, una cosa che si può voler fare, anche se lo si detesta e non se ne è naturalmente inclinati, è fare regolare esercizio fisico. Questo aiuta a produrre energia pura, cosa che ci fa sentire meno depressi. È diffusamente noto che fare allenamento fisico crea una chimica antipressiva nel cervello. Non sapevo però di essere già arrivato a queste stesse conclusioni tramite l’esperienza a quello che ora è noto scientificamente. Si può fare così tanto con gli elementi, che non hai proprio bisogno di tutti quei piccoli dettagli come di un quinconce al tuo Chirone e così via.
 

 Visto che siamo sul concetto di energia, nel suo nuovo libro lei dà esempi di come la gente percepisca le energie degli altri: a volte sentendosi a proprio agio in presenza di un’altra persona oppure, per ragioni non ovvie, avvertendo sensazioni di difficoltà o di svuotamento alla presenza di una data persona. Può fornire particolari sul concetto di come noi percepiamo i campi energetici degli altri in un modo individuale e come questo sia riflesso in Astrologia?

 
Per me, l’Astrologia non è mai stata una materia di simboli astratti, come leggere le foglie di the. Mi è solo sembrata incredibilmente significativa per la sua dimensione energetica che io ho percepito già nei primissimi stadi del mio apprendistato. Credo che, la cosa più importante che io possa dire in risposta alla tua domanda è che le energie rappresentate in Astrologia (specialmente i quattro elementi) sono reali! Possono essere sperimentati nella vita di ogni giorno specialmente nell’immediatezza che le relazioni strette rivelano. Mi auguro solo che più praticanti astrologi conoscano la realtà di queste energie. L’Astrologia non è semplicemente una scienza simbolica o un’arte. Come ho spiegato a lungo, dando molti riferimenti storici, nel mio primo libro Astrology, Psychology and the Four Elements, gli elementi sono i più antichi concetti delle principali energie vitali che operano dietro le apparenze della vita materiale. Il grande astrologo e Dottor Omeopatico William Davidson, ha dichiarato, nelle sue Lezioni di Astrologia Medica, che dietro la chimica e la fisiologia c’è la forza, che era il suo il suo modo di dire che dietro i fattori evidenti materiali, l’esperienza e anche la motivazione personale, stanno operando alcune energie elementari. Il fisico e la mente, tutto di noi è un mix dei quattro elementi e delle loro varie modalità (cardinale, fisso e mobile) in ogni percorso di vita e le Carte Natali mostrano come siamo in sintonia con queste energie cosmiche e universali Così, ogni tipo di analisi relazionale tra due persone- sia tra partner d’affari, d’amore, o tra genitori e figli- dovrebbe, dal mio punto di vista, essere basata sullo sviluppo e la comprensione di queste energie e tra gli stessi interscambi energetici, armonici o disarmonici tra le persone.
 

 La vita spesso ci pone in situazioni dove noi dobbiamo cercare dei modi per vivere con gente con cui non siamo propriamente compatibili. Quale consiglio darebbe? Come troviamo sostegno quando siamo messi di fronte alle difficoltà di una certa combinazione sinastrica?

 
Questa domanda è così vasta che, ad eccezione di alcuni specifici commenti astrologici, posso solo rispondere raccomandando di leggere il mio libro nel quale sono state sollevate molte domande simili e discusse a lungo. Ma, per trovare sostegno, a parte che nel dare consigli spirituali perchè la gente abbia una condivisione trascendente di ideali, posso solo indicare pochi pratici e importanti suggerimenti per la comparazione di Carte:
a) se ci sono molti interaspetti dinamici tra le carte, guardate se c’è una dominante, aspetti stretti di Giove, forse una congiunzione che può aiutare a tollerare e trascurare tante piccole irritazioni
b) valutate se gli interaspetti con l’Ascendente delle due carte siano compatibili, armoniosi e incoraggianti
c) la cosa più importante, cercate di capire se davvero abbiate compreso i fondamenti della comparazione di carte e di come esse differiscano dall’analisi di carte individuali. Per esempio, molte opposizioni in una comparazione possono essere positivamente stimolanti e persino alcuni quadrati con Mercurio possono essere fonte di ispirazione e vicendevolmente interessanti se la gente è oggettiva a sufficienza nelle loro attitudini intellettuali e comunicative.
 

 Lei pensa che alcuni livelli di analisi di relazione vadano oltre l’analisi astrologica e che alcune relazioni siano semplicemente dovute al fato o karmiche?

 In che misura una relazione debba essere considerata karmica o destinica è davvero una scelta individuale basata sul proprio sistema globale di opinione. Personalmente non posso sopportare di come la gente (e molti libri di Astrologia) sottoscrivano l’idea che la maggior parte della vita non sia “karmica” ma che certe relazioni lo siano! Se c’è una legge karmica che guida il creato, allora pervade tutte le azioni e le interazioni. Ma anche se tutte le relazioni fossero organizzate da una legge karmica, noi dobbiamo comunque trattare con loro nel miglior modo possibile invece che evitare semplicemente responsabilità dicendo che sono relazioni puramente karmiche. Quello che l’Astrologia può offrire in tali situazioni è un po’ diverso da quello che le dimensioni religiose o spirituali della vita possono offrire. L’Astrologia può offrire prospettiva e una più profonda consapevolezza che può portare ad una maggiore tolleranza e flessibilità. E si spera che una persona possa crescere attraverso l’adattamento pratico agli altri e sviluppare alla fine anche un certo grado di accettazione.

 

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