I transiti di Saturno

Se osserviamo i transiti, soprattutto quelli dei pianeti lenti che scandiscono tappe importanti, notiamo una certa evoluzione in termini di qualità e sostanza degli effetti che essi, non producono, ma sollecitano nella nostra vita. Si teme per un passaggio dinamico di Saturno come se potesse di per sé causare nefaste situazioni mentre non si pone nessuna attenzione a come siamo arrivati mentalmente, spiritualmente e fisicamente a vivere il transito. La metafora di Lavoisier per cui ‘Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma’, dovrebbe indicarci la via per capire, non solo la funzione attiva nella nostra vita dei transiti ma come essi debbano essere interpretati come cicli in armonia con la nostra evoluzione personale. Un transito di Saturno, in genere, completa o innesca un processo di trasformazione interiore che va ben al di là dell’effetto esteriore che può palesarsi durante il transito stesso. Saturno scandisce tappe decisive, il suo primo ritorno sulla sua posizione di nascita a 29 anni circa è il primo resoconto di ciò che abbiamo fatto negli anni precedenti, delle scelte scolastiche e dell’indirizzo lavorativo che abbiamo intrapreso. Ma è anche la prima prova di maturità, siamo chiamati a rispondere a noi stessi, a prendere decisioni che diano struttura alla nostra vita. Queste stesse decisioni innescheranno un processo di crescita, di evoluzione (si spera non involuzione) che ci traghetterà poi verso la seconda tappa importante di parziale chiusura conti, l’opposizione di Saturno a se stesso verso i 42 anni circa.  Il processo (appunto perché successione di fenomeni legati tra loro), continua poi con le successive tappe del ciclo di Saturno. Siamo esseri con un’essenza spirituale integrati in un contesto più grande e siamo assoggettati alle stesse leggi cosmiche fisiche e chimiche che governano l’universo per cui ‘Come in alto così in basso’.

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