‘Il segreto della Sinastria delle coppie impossibili’ ‘Uso creativo di una tecnica antica’ I^ parte

Sono già passati diversi mesi dal Convegno astrologico di Lecce dove ho partecipato con questa relazione in cui mi sono cimentata, con coraggiosa creatività, nell’uso di una tecnica antica in chiave moderna. Vi propongo la relazione, da me parzialmente ridotta rispetto all’originale, apparsa sull’ultimo numero di Linguaggio astrale. Buona lettura.

Le domande relative all’amore, sono quelle più richieste in sede di consulto. L’Astrologia ci offre già buone tecniche di analisi come la Sinastria, il Tema Composito, eppure, a volte, questi strumenti interpretativi deludono le nostre aspettative. Per superare questo limite interpretativo mi sono cimentata, con creatività, ad interpretare la Sinastria aggiungendo una regola nota in Astrologia classica e utilizzata in altri campi di indagine astrologica, come l’Astrologia oraria. Ho rivolto questo studio prevalentemente alle coppie non ufficiali perché per il carattere intrinseco di questa regola di cui parlerò, si adatta meglio a storie di mènage à trois. Le relazioni cosiddette impossibili mettono in moto emozioni normalmente sconosciute in un rapporto a due, come struggenti gelosie, ferite all’autostima, senso di continua caducità, lotte di potere e possono considerarsi archetipi e i miti ne sono piene di cosiddette storie simili. Tutto ciò che è considerato archetipo, d’altronde, vive in un angolo remoto dell’inconscio individuale e collettivo, dunque la coscienza relega ciò che è ad esso connesso come la paura per il tradimento subito ma anche la capacità di poter essere se stessi traditore, in una zona d’ombra della personalità. Se dunque, mi son detta, la radice di un qualsiasi tradimento sentimentale, è nascosto tra le pieghe delle nostre zone d’ombra psichiche, perché non arricchire lo studio della Sinastria con un metodo astrologico che in greco significa proprio ‘ombra’?

Sto parlando dell’antiscia, dal greco antiskios ‘che ha l’ombra contraria’, da anti, di fronte e skia, ombra. Ogni grado zodiacale ha la propria antiscia, ossia una posizione speculare rispetto all’asse solstiziale 0° Cancro-0° Capricorno. Dunque la posizione riflessa di un qualsiasi grado zodiacale, si trova alla medesima distanza in gradi dal punto di solstizio. Per precisione aggiungo che esiste anche la controantiscia (che non utilizzo in questo lavoro) che si troverà in opposizione all’antiscia. L’interpretazione delle antisce è simile a quella dell’aspetto di congiunzione, mentre per le controantisce, ci si riferisce all’opposizione. Dunque, un pianeta che si trovi congiunto ad un’antiscia di un altro pianeta, anche se in longitudine i due pianeti non fanno aspetti tra loro, avranno tra loro un contatto dal valore di congiunzione che può essere negativa o positiva a secondo degli astri coinvolti . Se il contatto avviene tra pianeti cosiddetti ‘amici’, la congiunzione produrrà effetti benefici, se la congiunzione al contrario avverrà tra pianeti ‘contrari’, l’effetto sarà dinamico. Inoltre, il pianeta più lento condiziona sempre, nell’aspetto, il pianeta più veloce. Prima farò un esempio di Sinastria così come la conosciamo e poi della stessa con l’aggiunta dell’antiscia in chiave moderna ossia dall’uso che se ne fa dal Rinascimento in poi poiché, per l’uso in modo originario, quello Tolemaico, si dovrebbe tenere conto delle declinazioni degli astri e non dei gradi zodiacali.

L’esempio che riporto è la storia tra Gabriele D’Annunzio e l’attrice Eleonora Duse. Gabriele D’Annunzio (12 Marzo 1863 ore 8am Pescara) è stato il personaggio culturale più criticato del suo tempo. D’annunzio difficilmente resta indifferente agli animi, o lo si ama o lo si odia e lui, da buon Pesci Ascendente Toro con una Venere arietina in 12^ molto vivace, dalle donne del suo tempo, fu molto amato! Ebbe Una moglie e numerosissime amanti tra cui Eleonora Duse che gli fece anche da supporter nei momenti di difficoltà economica. Le sue amanti sapevano però che, prima o poi, lui avrebbe tradito anche loro. Così accadde anche con Eleonora Duse con cui ebbe una relazione durata dieci anni e che si incrinò, appunto, per una sua divagazione sul tema.

Eleonora Duse (3 ottobre 1858 ore 2am Vigevano) attrice drammatica di fine ‘800 e inizio ‘900 (Ascendente Leone) che ha infiammato le platee di mezzo mondo (Luna congiunta all’ascendente quadrata al mediocielo) e che ha ammaliato personaggi del calibro di Konstantin Stanislavskij, Charlie Chaplin, George Bernard Shaw (…)

La travagliata e intensa storia d’amore con il Vate (Marte congiunto alla Luna Nera) iniziata dopo la separazione dal marito (Venere in Scorpione opposta a Urano governatore della VII^), ha lasciato un segno indelebile nel cuore della Divina. La passione tra questi due leggendari personaggi, dura una decina d’anni. Attrazione fisica, curiosità intellettuale e interesse pratico, caratterizzano la relazione, durante la quale Gabriele D’Annunzio scrive cinque opere teatrali dedicate all’attrice e lei sostiene finanziariamente le imprese artistiche e le dissolutezze del suo compagno, amandolo nonostante i tradimenti sentimentali e professionali.

Nella Sinastria i contatti più evidenti e chiari sono tra:

Sole di lui opposto al Mercurio di lei –

Sole di lui quadrato Giove di lei –

Venere di lui trigono Saturno di lei –

Venere di lui opposto Sole di lei –

Luna di lei sestile Urano di lui.

L’interesse economico di lui verso la generosità di lei è ben definito dai primi tre aspetti suddetti e anche l’attrazione fisica è evidenziata dalla Venere di D’Annunzio opposto al Sole della Duse ma ci saremmo aspettati ben altro per una passione durata dieci anni, che ha coinvolto non solo il fisico ma l’anima, soprattutto dell’attrice.

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